Quali sono le differenze tra oro nuovo e oro usato. Si tratta di una domanda che in molti si chiedono quando trovano dell’oro in casa, poichè va ad incidere sul prezzo finale che è possibile richiedere al momento della vendita in uno dei tanti luoghi adibiti alla compravendita di questo materiale, come ad esempio i compro oro.
Le differenze tra oro nuovo e oro usato riguardano principalmente alcuni fattori specifici quali purezza, le modalità di trattamento, condizione fisica e valutazione economica effettura da esperti del settore. Sono singoli aspetti che, messi insieme, definiscono il valore finale di 100 grammi di oro. Vediamo dunque a cosa fare attenzione quando ci interessa capire quanto può valere uno dei nostri oggetti in oro.
La condizione e la purezza
Quando parliamo di condizione fisica dobbiamo tenere presenti due aspetti; l’oro nuovo non è mai stati utilizzato in precedenza e principalmente lo si forma sotto forma di lingotti, gioielli o monete ed è in condizioni perfette. L’oro usato, al contrario è stato utilizzato precedentemente (magari indossato sotto forma di gioielli o usato come moneta di scambio) e per questo presenta segni di usura come graffi o alterazioni.
L’oro nuovo ha un tasso di purezza di 24k (carati), il massimo possibile possibile per questo metallo, ma generalmente vengono presi in considerazioni anche tassi di 22 o 18k (con il carato si indica la percentuale di oro presente dove 24 è uguale a purezza del 99,9%). L’oro vecchio al contrario ha spesso una purezza molto bassa perchè legato ad altri metalli e varia dai 18 ai 9k dove la percentuale di oro puro è pari al 38% circa.
Trattamento e valutazione economica
Con trattamento ci riferiamo alla modalità con cui viene creato il singolo oggetto in oro. Per quanto riguarda l’oro nuovo, esso viene ottenuto a partire dal minerale grezzo, che viene dunque estratto dalle miniere sparse in giro per il mondo e successivamente fuso per essere trasformato. L’oro vecchio è un oro riciclato o recuperato da oggetti precedenti in cui era presente questo metallo. Tale processo ha un costo, l’oro deve cioè essere estratto e fuso nuovamente e il costa di questa lavorazione incide quindi sul valore finale.
- Vecchie collane con percentuali di oro basse 18, 12, 9 carati con presenza di altri metalli
- Presenza di pietre che potrebbero non essere preziose e che devono essere eliminate, aumentando i costi di trasformazione
Ma vediamo dunque come viene valutato l’oro. Il metallo nuovo ha un valore di mercato diretto, legato al prezzo nominale che viene espresso o in dollari o in euro per grammo o oncia e si basa su purezza e peso. A differenza del nuovo, che come abbiamo finito di spiegare ha un tasso di purezze quasi sempre molto alto, l’oro vecchio tende ad avere un valore inferiore poichè il compratore dovrà considerare i costi di lavorazione per rifonderlo e la percentuale di altri metalli presenti all’interno che nulla hanno a che fare con esso.
A novembre 2024 il prezzo dell’oro si aggira intorno ai 2.000 dollari statunitensi per oncia (1 oncia è uguale a circa 31 grammi). Facendo un rapido calcolo possiamo stabilire che il 1 grammo di oro è pari a circa 63 dollari. Si tratta di un valore di riferimento che può cambiare velocemente seguendo domanda e offerta dei mercati internazionali. Al valore stimato per il peso che ci interessa dovremo poi tenere in considerazione quelle saranno le sottrazioni da fare da parte del compratore per il nostro oro usato.