Con l’arrivo dell’inverno, moltissimi si stanno già premurando per far pulire le proprie stufe, al fine di averle pronte e poterci caricare dentro il pellet, questi piccoli pezzi di legno che bruciano dentro la nostra stufa e riescono a riscaldare ambienti più o meno ampi, potendo anche contare su un riscaldamento centralizzato.
Insomma, una innovazione quella delle stufe a pellet, che ha decisamente migliorato sia l’installazione di strumenti sempre meno ingombranti, ma sopratutto che punta a migliorare la vita di chi utilizza questo materiale come mezzo di combustione per riscaldare la propria casa. Quello che spesso però ci chiediamo è come gestire i consumi? Ecco come ci semplifichiamo il problema.
Cos’è il pellet?
Il pellet è un combustibile solido, usato principalmente per il riscaldamento della casa, ma anche industriale. Ovviamente gli impianti in tal senso differiscono notevolmente, considerando anche i costi e la grandezza delle stufe. In particolar modo, il pellet si ricava da segatura o trucioli di legno, derivanti da scarti dell’industria appunto del legno.
Il suo processo di produzione è piuttosto semplice: si raccolgono gli scarti del legno già lavorato e vengono sottoposti a un processo di essiccazione, per ridurne l’umidità. Successivamente, la segatura viene macinata e compressa dopo in forma di questi piccoli tubetti allungati, attraverso un processo di alta pressione. Sono così pronti per essere messi in mucchi da 10 o 15 chili e per essere venduti.
Come mettere il pellet nella stufa?
Il principale problema del pellet è che ingombra. Di solito, ci pone come obiettivo quello di mettere dentro casa diversi sacchi che contengono pellet, per non rimanere senza; ma diventa un problema perché i sacchi sono molto pesanti e difficilmente si riescono a spostare tutti insieme. Ancora più complicato diventa in pratica, disporli senza occupare troppo spazio. Quindi come inserirlo nella stufa a pellet:
- i tecnici sconsigliano di scaricare un intero sacco dentro l’apposito contenitore, perché potrebbe a causa della troppa pressione fare da blocco al pellet in uscita
- si può optare per inserirlo servendosi di piccoli secchi che servono per versarli dentro il serbatoio
Se non si è finito di riempire il serbatoio, la stufa per giusta regola non va accesa, quindi è utile praticare il riempimento fino al raggiungimento del massimo livello e poi, dopo aver richiuso lo sportello del serbatoio, accendere la stufa. Ricordatevi anche di pulire spesso la stufa per eliminare la cenere vassoio all’interno ed eliminare i residui anche dal vetro per monitorare quello che succede all’interno a partire dall’intensità della fiamma.
Insomma, la stufa a pellet è il nuovo metodo di riscaldamento più usato tanto in Italia, quanto in tutto il resto del mondo. E’ sicuramente anche più economico disporre del pellet che permette di gestire anche quanto si vuole spendere e quanto si vuole riscaldare la propria casa, regolando il carico che si getta all’interno della stufa.